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Chad Hagen,
“Inside the hunt for Russia’s most notorius hacker”
Chiara Franchi
11 ago 2017
I tre scenari che hanno cambiato il futuro
Il mio obiettivo è realizzare un’indagine il più completa possibile sulla Generazione Z. Ritengo quindi opportuno definire gli scenari di cui questa generazione si nutre e vive. In questa raccolta ho analizzato gli scenari socio-culturale, del mercato e tecnologico.
Dagli anni ’60 agli anni ’90 il paradigma che legava questi tre scenari vedeva il mercato come dominante, il quale aveva il potere di decidere cosa per la società fosse attendibile, importante e necessario.
Sono gli anni della “Postmodernità”, in cui il consumo determina l’identità sociale dell’individuo il quale consuma per essere e non più per avere.
Il paradigma quindi vedeva lo scenario dominante, il mercato, utilizzare lo scenario tecnologico al fine di influenzare e plasmare gli individui (passivi) utilizzando un modello “broadcast”, uguale per tutti.
Dall’inizio degli anni ’90 invece, grazie allo sviluppo delle mie amate ICT(1), il paradigma mutò in modo “epico”, come lo definì nel 1995, il sociologo Gianpaolo Fabris nel suo testo Consumatore & Mercato(2). Cambiò il rapporto che i cosiddetti “target” avevano nei confronti delle aziende e dei brand.
I target, definiti fino a quegli anni “passivi” diventavano ora “attivi” ed esigenti.
A partire da metà degli anni ’90, iniziò a svilupparsi il fenomeno grassroots, che sarebbe diventato un elemento fondamentale dei futuri sviluppi delle dinamiche della società.
Il cambio di paradigma che ha caratterizzato la generazione dei Millennials è da riscontrarsi nell’aver ridefinito lo scenario tecnologico come dominante, poichè utilizzato dalla società per comunicare l’assenso ed il dissenso nei confronti del mercato e delle singole aziende o brand. In definitiva la tecnologia ha dato voce alla società, conferendole una nuova forza. Il nuovo paradigma vede quindi la tecnologia come scenario dominante e strumento sempre più pervasivo, il quale diventa l’elemento indispensabile di connessione tra lo scenario del mercato e quello della società, la cui potenzialità viene definita dalla potenzialità della tecnologia stessa.
Analizzaimo quanto detto fin qui, il paradigma odierno si è nuovamente evoluto in un tempo decisamente minore rispetto al passato. Oggi è la società lo scenario dominante il quale definisce in corso d’opera un progetto, un prodotto, un servizio, una moda, un’impresa, una necessità, una soluzione.
Gli scenari del mercato e della tecnologia hanno quindi subìto radicali cambiamenti che la maggior parte delle aziende non ha ancora preso realmente in considerazione.
Voglio approfondire questi scenari senza appesantire troppo l'articolo di oggi. Analizzerò quindi nei prossimi articoli i tre scenari così come ad oggi si presentano, tenendo in considerazione che viviamo in un mondo liquido e che tutto cambia ad un ritmo sempre più veloce. É quindi necessario essere consapevoli che la generazione successiva alla Generazione Z, l’Alpha, porterà con se nuove sfumature che saranno la base di un nuovo cambiamento. “Chi si ferma è perduto!”(3).
A presto!
CF
1. Information and Communications Technology, insieme di metodi e tecnologie per la trasmissione, ricezione ed elaborazioni di informazioni. Insieme alle telecomunicazioni costituiscono i dei due pilastri della società dell’informazione.
2. Fabris Gianpaolo, (1995), Consumatore & Mercato, Milano, Sperling & Kupfer.
3. Cit. Totò, nei panni di Antonio Guardalavecchia in “Chi si ferma è perduto”, film italiano diretto da Sergio Corbucci, 1960.